Ti va un “bagno nella foresta”?
Ogni giorno è il solito “tran tran”, la solita vita frenetica: sveglia presto, corri al lavoro, corri a casa, fai questo e fai quello. Se hai dei bambini o degli animali, o addirittura entrambi, la mole di cose da fare e organizzare è ancora più elevata.
Inoltre, viviamo nell’era della globalizzazione e stiamo al passo con la tecnologia a suon di dispositivi di ultima generazione con cui navigare in un’immensa rete virtuale, fatta di “amici sconosciuti” e di relazioni fragili, superficiali ed effimere, basate su banali “like” e commenti.
Quotidianamente siamo “bombardati” da centinaia di informazioni: siamo come delle spugne che assorbono tutto quello che c’è intorno, nel bene e nel male, e poi arriva quel momento in cui si ha il desiderio irrefrenabile di staccare la spina.Tu cosa fai per staccare, per prenderti un momento per te stesso, per ricaricare le energie?
Il mio consiglio è il “forest bathing”, letteralmente “bagno nella foresta”.
Il “forest bathing” è una pratica di benessere, o filosofia di pensiero, nata in Giappone negli anni ‘80, che sta diventando una tendenza sempre più diffusa in tutto il mondo.
Non si tratta solo di un hobby, ma è un vero e proprio passo verso la medicina preventiva.
Per far fronte al considerevole aumento di stress, depressione e malessere generale, i medici giapponesi hanno suggerito ai propri pazienti di spegnere cellulari, tablet, pc e ogni altro dispositivo digitale, e di uscire dalla città frenetica per andare a farsi una salutare e rilassante passeggiata immersi nel verde di un bosco, stando così a stretto contatto con alberi e ogni altra specie vegetale.Il risultato? Sorprendente e positivo: ecco perchè.
Benefici a corpo e mente
Gli studi scientifici hanno rilevato numerosi benefici psicofisici che si traggono da una passeggiata in un bosco o una foresta.
In particolare, si riducono stress e depressione, si abbassa la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, si combattono stanchezza e ansia, ma soprattutto si potenzia il sistema immunitario, migliorandone la funzionalità.
Com’è possibile ciò?
Il merito è tutto degli alberi che attraverso le foglie rilasciano sostanze aromatiche e benefiche (monoterpeni) e i fitocidi, cioè gli oli essenziali che si trovano nel legno. E pensa che queste sostanze non solo sono ottime per il benessere dell’uomo, ma costituiscono per gli alberi un’importante ed efficace difesa dai parassiti.
Quando sei in un bosco, hai mai pensato di abbracciare un albero?
Lo so, qualcuno ti potrebbe dare del folle, ma ciò che non sa è che abbracciare gli alberi o toccare la corteccia è un ottimo modo per ricaricarsi di energia positiva.
Per trarre il massimo beneficio dal “forest bathing” l’ideale sarebbe restare nel bosco un paio di ore, almeno quattro, passeggiando lentamente, se possibile a piedi nudi, respirando a pieni polmoni e abbandonandosi ai sensi e alle emozioni che la natura suscita.
Il periodo migliore per il bagno nella foresta va da giugno a settembre, quando si ha la massima foliazione degli alberi.
Il Forest Bathing come esperienza turistica in Piemonte
Il turismo odierno è cambiato rispetto al passato: se prima il turista acquistava pacchetti turistici già preconfezionati e si doveva accontentare dell’offerta, oggi è lui stesso a personalizzare la propria vacanza in base alle proprie esigenze e passioni.
E così azzarda richieste alle strutture ricettive con l’intenzione di soddisfare al meglio il proprio viaggio e soggiorno in un determinato luogo.
Gli appassionati della natura forse non sanno che il Piemonte è una delle regioni italiane particolarmente sensibile al tema del “forest bathing”.
Un esempio di offerta deriva dall’Oasi Zegna, a Bielmonte, in provincia di Biella, che offre tre percorsi di “forest bathing”: una vera e propria immersione nella natura e alla scoperta delle bellezze naturali, nonché alla ricerca del benessere psicofisico grazie agli effetti positivi derivanti dai numerosi alberi,e in particolare dai faggi.Regala a te stesso e alle persone che ami il benessere e ogni volta che vuoi staccare la spina, chiediti: “ti va un bagno nella foresta?”
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