L’oro bianco piemontese
Quando di parla di “oro bianco” in Piemonte si fa riferimento esclusivamente ai suoi formaggi.
La regione possiede una lunga e nota tradizione casearia, da sempre in competizione con i vicini “cugini francesi”. I formaggi piemontesi infatti sono una vera delizia culinaria e costituiscono una forte attrazione per i turisti di tutto il mondo, curiosi di conoscere i sapori e i profumi della cucina piemontese.
I formaggi contrassegnano l'intero territorio piemontese e variano da zona a zona: caprini o vaccini, freschi o stagionati, duri o molli e numerosi marchi DOP (denominazione di origine protetta) e DOC (denominazione di origine controllata). Scopriamo alcuni dei tipici formaggi piemontesi.
Bra, prende il nome dall'omonimo comune in provincia di Cuneo e ha origine nell'area montana. Viene prodotto in due tipologia: tenero e duro, entrambi deliziosissimi.
Castelmagno, il cui nome deriva dal santuario dedicato a San Magno presente nel comune omonimo. Si tratta di un formaggio pressato a pasta semidura di latte vaccino crudo, con eventuali aggiunte di latte ovino e/o caprino. Ha un sapore molto delicato, che diventa più intenso con l'avanzare della stagionatura.
Gorgonzola, formaggio molle, grasso, a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero. Rappresenta una vera eccellenza tutta italiana ed è caratterizzato da un sapore dolce amarognolo e dalle venature verdi dovute al processo di erborinatura, cioè alla formazione di muffe selezionate.
Taleggio, formaggio di origini antichissime, forse anteriori al X secolo. Ha un gusto dolce, con lievissima vena aromatica, alle volte un retrogusto tartufato. In Piemonte è famoso quello di Novara.
Toma piemontese, formaggio semigrasso o grasso, a breve o media stagionatura, a pasta semidura, che meglio rappresenta il territorio in quanto prodotto in svariate zone della regione.
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