3 agosto 2017 MADE IN TORINO
La città delle invenzioni
Torino è una città ricca di luoghi di interesse, ha una storia di oltre duemila anni da raccontare, possiede un patrimonio monumentale, artistico, culturale e sociale di inestimabile valore e si è sviluppata attraverso le idee innovative di personaggi illustri che hanno esportato la “torinesità” soprattutto al di fuori dei confini nazionali.Un viaggio a Torino è la scoperta non solo dei musei, dei monumenti storici e religiosi, delle piazze più importanti, ma è soprattutto la ricerca di emozioni, di curiosità, di dettagli unici, di aneddoti particolari e divertenti, di storie speciali, di risposte alle domande che un turista curioso si potrebbe fare.
Torino è una città creativa: numerose invenzioni sono state realizzate proprio nel capoluogo piemontese e hanno ricevuto riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Delizie gastronomiche “made in Torino”
Il Bicerin: gustosa bevanda calda a base di cioccolato fondente, caffè e crema di latte, nata nel 1763 nello storico Caffè Confetteria al Bicerin e tanto amata dal Conte di Cavour. Un’eccellenza torinese che non si può non assaggiare!
Il Gianduiotto: simbolo di Torino, questo delizioso cioccolatino nasce nel 1865 dall’idea di due pasticceri torinesi Gay e Prochet, che ridussero le quantità di cacao (poco disponibile a causa del blocco di importazione imposto da Napoleone) aumentando invece le nocciole delle Langhe, parecchio diffuse nel territorio piemontese.
Il Cri Cri: goloso cioccolatino composto da cacao, nocciole e piccole praline di zucchero, avvolto in carta colorata, nato intorno al 1880 e ispirato alla storia d’amore di due giovani torinesi.
Il Cremino, cioccolatino caratterizzato da tre strati: due esterni al gianduja e uno interno di cioccolato al caffè o alla nocciola o al limone. Si tratta di un’irresistibile delizia inventata dal torinese Ferdinando Baratti nel 1858.
Il Pinguino di Pepino: è il primo stecco inventato nel 1939 da Domenico Pepino ed è un gelato alla vaniglia ricoperto di buonissimo cioccolato. Se capiti a Torino non puoi non provare il gelato artigianale per eccellenza!
I grissini
Grazie all’invenzione nel 1679 di questo gustoso alimento, la vita del futuro Re Vittorio Amedeo II fu salva. All’età di 9 anni, il piccolo Duca era infatti un bambino troppo magro e troppo cagionevole di salute e per di più non poteva mangiare il pane perché non digeriva la mollica.
Così il fornaio della corte sabauda inventò il grissino, prelibatezza torinese conosciuta il tutto il mondo. Chissà quali sarebbero state le sorti del regno sabaudo senza i grissini: d’altronde fu proprio Vittorio Amedeo II a cacciare i francesi da Torino nel 1706 e a diventare il primo Re di Sardegna.
Il tramezzino
Quante volte in pausa pranzo hai mangiato velocemente un tramezzino senza sapere che si tratta di un’invenzione torinese? Ebbene sì, il panino “a triangolo” è nato nel 1926 nel Caffè Mulassano, situato in Piazza Castello 15, ed è famoso in tutto il mondo,Dopo quasi un secolo, questo spuntino resta una delle prelibatezze preferite da tutti coloro che devono fare i conti con una pausa pranzo breve. Una vera salvezza!
Il Vermutt e lo spumante Gancia
A fare concorrenza ai vini francesi, ci sono sicuramente due preziosi vini torinesi, esportati e bevuti in tutto il mondo.Uno è il Vermutt, o meglio conosciuto con il nome Vermouth, un vino liquoroso aromatizzato, nato a Torino nel 1786. Da oltre due secoli, un’esplosione di aromi e di sapore ma che mantiene viva la tradizione!
Altra invenzione è lo spumante italiano per eccellenza, il Gancia, dal nome del suo ideatore Carlo Gancia che nel 1847 reinventò il Vermouth classico, usando il moscato come base per l'infusione delle erbe e dandogli così un nuovo gusto e aroma.
Come hai visto, Torino vanta il primato su molte invenzioni e tante altre sono ancora da scoprire.
D’ora in poi, quando mangerai un cioccolatino alle nocciole, un gustoso stecco al cioccolato, un tramezzino, un grissino o assaporerai le note aromatiche del Vermouth, saprai che quello è il gusto torinese che si può assaporare in tutto il mondo e che tutto il mondo invidia al capoluogo piemontese.
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